Corrado Bagnoli, nato a Carate Brianza, in provincia di Milano, il 5 febbraio del 1957 è docente di Lettere. Si occupa di comunicazione e pubblicità per aziende e società di servizi. Dal 1996 ha pubblicato diverse plaquettes con opere originali dei pittori P.Verga, P. Leveni e A. Savelli per le Edizioni Pulcinoelefante. Dal 2004 è curatore della collana di libri d’arte “Fiori di Torchio” editi  dal Circolo Culturale “Seregn de la Memoria”. È readattore della rivista “La Mosca di Milano” e della collana “Sguardi” delle edizioni La Vita  Felice.

Ha pubblicato:
Narrativa
“Uichendtuttoattaccato” (romanzo, Edizioni Joker, 2003);
“Inventario quotidiano” (libro fotografico a cura di Seregn de la Memoria, 2005);
“Brianza, un paese in viaggio” (libro fotografico a cura di Seregn de la Memoria, 2006).“Brianza, un paese piazza. Tra memoria e desiderio” (libro fotografico a cura di Seregn de la Memoria, 2007).

Poesia
 “Ti scriverò un paese" (Il bosco d’acqua, 1998); “Terra bianca” (Book Editore, 2000, premio Caput Gauri 2001); “Nel vero delle cose” (Book Editore, 2003 ) Fuori i secondi” (poema con versione dialettale a fronte di Piero Marelli, La Vita Felice, 2005, finalista Premio Deltapoesia e Premio Pascoli 2006); La scatola dei chiodi (La vita felice, 2008)

David De Carolis, nato nel 1971 in una città che non ama, perché non ama nessuna città.
Dopo essersi diplomato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, ha proseguito la sua formazione occupandosi di arte preistorica e tribale, di arte terapia e di fotografia.
Dal 1997 insegna discipline pittoriche ed educazione visiva nei licei artistici di Milano e provincia, inoltre è stato per molti anni conduttore di laboratori artistico/espressivi presso varie strutture socio educative. Negli ultimi anni ha trascorso lunghi periodi in Maremma collinare e nella Tuscia viterbese, studiando la geografia sacra e l’architettura rupestre degli antichi abitanti dell’Etruria. Frutto di tali ricerche sono le illustrazioni del libro “Miti segni e simboli etruschi”, scritto dall’amico Giovanni Feo e pubblicato  nel 2003.
Collabora stabilmente con la casa editrice Stampa Alternativa, per la quale ha realizzato servizi fotografici, illustrazioni e testi.
Dal 2003 è impegnato nel progetto “Strade Bianche”, che documenta e valorizza il patrimonio umano e ambientale della Maremma rurale. Nell’ambito di tale attività è stato uno degli organizzatori dell’incontro fra il poeta americano Gary Snyder e il carbonaio Alessandro Fani, durante il secondo festival della letteratura resistente, e ha realizzato l’installazione fotografica “Rumori di Fumo”, in collaborazione con il poeta Matteo Meschiari.
Attualmente vive sulla collina di Montevecchia, lontano dalla pianura.

Paolo Leveni, esordisce giovanissimo con una personale alla Galleria San Rocco di Seregno nei primi anni Sessanta, presentando opere di pittura  figurativa essenziale. In seguito partecipa a numerosi concorsi e rassegne nazionali conseguendo riconoscimenti dalla critica e premi personali. Nel 1964, è premiato con il secondo Premio al Concorso Internazionale di Design “Una poltrona per hall” indetto dalla MIA di Monza, in occasione della consueta esposizione nei saloni della Villa Reale.
Dal 1981 al 1983 insegna presso The International College of Arts and Sciences con sede in Milano, tenendo un corso di Comunicazione e Tecnica Pubblicitaria. L’impegno artistico è continuato negli anni prestando particolare attenzione alle ricerche sulle tecniche e sui materiali fino a giungere all’attuale esperienza di astrazione naturalistica che gli scaturisce da una attenta osservazione della natura: alberi, foglie, sassi, brani di terra, di sabbia e di mare, si pongono come attenta riflessione attorno ad un mondo dove i valori del Genius Loci sono profondamente e irrimediabilmente dispersi. Ha pubblicato con illustrazioni, carte e incisioni originali, diversi libri d’Artista con testi di Corrado Bagnoli, Vincenzo Guarracino, Alda Merini, Edoardo Sanguineti, Piero Marelli, Rosella Scarabelli, Gabriela Fantato, Gianfranco Lauretano e altri. Oltre a numerosi riconoscimenti e premi giovanili, nel 2000 gli è stato assegnato il Premio Fondazione Durini per l’acquerello.
Vive e lavora a Seregno e Milano.


Samuele Striatto, rappresentante del Rione San Martino

La giuria, riunitasi giovedì 6 novembre 2008 a Paina, dopo attenta valutazione e in totale anonimato di n° 113 opere di n° 34 fotografi ha deciso quanto segue:

VERBALE DI GIURIA
La giuria, dopo un'attenta valutazione di tutti i lavori presentati, ha rilevato  una non perfetta aderenza di molte delle opere partecipanti al tema proposto. Ciò nonostante, tenuto anche conto della difficoltà del tema stesso, si è deciso di selezionare una rosa di 9 autori, le cui opere sembravano avvicinarsi meglio al soggetto proposto. Anche in questo caso però, il lavoro non sempre è risultato  supportato da un'adeguata qualità tecnica: tutte le opere risultano carenti dal punto di vista compositivo, poco curate nelle varie fasi e non correttamente rifinite.
Date queste premesse e considerando l'incerta padronanza dello specifico linguaggio fotografico, la giuria ritiene che nessuna opera abbia raggiunto un livello tale da poter meritare i tre premi in palio.
Con parere unanime si è dunque proceduto alla segnalazione di tre dei lavori presentati con le seguenti motivazioni (vedi galleria):

 

ATTENZIONE: Il montepremi di quest'anno verrà messo in palio l'anno prossimo