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Giuria concorso fotografico 2014

PAJNA 9 NOVEMBRE 2014

24° CONCORSO FOTOGRAFICO

TEMA: W LA MAMMA

STAMPE OBBLIGATORIE A COLORI
FORMATO OBBLIGATORIO 20X30
NUMERO MASSIMO 4 IMMAGINI

GIURIA
Filippo Crea
 è giornalista e Redattore di fotografia. 
Fotografa non per committenza ma per personale vocazione ed ha allestito mostre personali in Italia e in Francia. Ha trasferito, fin dagli anni ’80, questa sua passione in un preciso obiettivo: quello di stimolare ad una fotografia di maggiore impegno quei fotoamatori non ancora usciti dai limiti della semplice fotografia “domestica”. Come dire, “dall’album di famiglia ad una narrazione fotografica di maggiore contenuto”.
È stato redattore per “Zoom” e attualmente scrive per “Tutti Fotografi” e “Progresso Fotografico”, prima rivista fotografica italiana nata negli ultimi anni del 1800. Collabora con fotoclub ed istituzioni diverse, italiane e straniere, che ne richiedano la presenza per incontri di stimolo e di formazione alla analisi fotografica.
 
Samuele Striatto: rappresentante del Rione San Martino.

VERBALE DI GIURIA

La giuria, riunitasi martedi 4 novembre 2014 a Milano, dopo attenta valutazione e in totale anonimato di n° 55 opere di n° 26  fotografi ha deciso quanto segue:

Quando Samuele Striatto mi ha anticipato il tema del 24° Concorso Fotografico 2014 ho avuto un attimo di sbandamento. 
Ho temuto che la “normalità apparente” del tema avrebbe sconfinato nella più banale...banalità. Ho provato ad intuire quali sarebbero state le soluzioni prevalenti e ne ho avuto parziale conferma. 
Ho sempre sostenuto che la pigrizia è il nemico peggiore della creatività. 
Un buon fotografo deve saper pescare nell’orto del banale e tirarne fuori qualcosa “di più e di diverso”. 
Un nastro rosa o azzurro alla porta del condominio, perché no?
Una mamma che, all’uscita della scuola, si dirige verso casa rimorchiando il bimbetto ed il troller/cartella, perché no?
La mammina, che sculaccia il pupetto capriccioso, perché no?
La mamma che trasporta il figlioletto con caschetto giallo protettivo sulla bici, perché no?
La mamma che con l’apposita macchinetta taglia i capelli del bimbo, perché no?
Piuttosto che affaticarsi ad immaginare una soluzione nuova, si va in salotto, uno sguardo distratto alle foto di famiglia, ed ecco bella e pronta, una fotografia da indirizzare a “W la mamma”. 
Ovviamente non è tutto grigio quel che appare grigio. E l’amico Samuele, con i suoi confratelli, porta a casa, di quel che passava il convento, e come gratificante premio al suo entusiasmo ed al suo impegno, anche molte belle cose. 
Un’interessante osservazione: ben quattro delle sei fotografie prescelte portano la firma di una fotoamatrice.  E la cosa è chiara: la maternità è fisiologicamente un fatto femminile. Ma ciò denunzia anche “l’assenza” dei maschi di casa che non hanno percepito i simboli dell’essere mamma. E per un papà/fotografo la cosa è abbastanza deludente.
All’inizio di queste righe ho parlato di “banalità” ed eccone un segnale:  molte foto, in adesione ad un fatto di moda, hanno cercato “l’essere madre” in un pancione nudo. Ma i pancioni nudi meritano una decisa padronanza tecnica e, soprattutto, una raffinata atmosfera. 
Concludo con una nota di merito per le foto prescelte, e con i complimenti a quelli del Rione San Martino per la loro umanissima disponibilità a fare vita sociale ed a ritrovarsi insieme. Se così non fosse non ci sarebbe, nel 2015, la celebrazione delle Nozze d’Argento della comunità.
E quindi, buona festa a tutti, 
Filippo Crea 

  
 
1°  Classificato (Daniela Coluccia) COMO
Una bella mamma un po’ cioccolatina esibisce con decisa naturalezza la sua gioiosità. Ok per il cromatismo e per la composizione della foto che esaltano, insieme, il soggetto contro un fondo omogeneo e pulito.

2° Classificato (Giovanni Diego Riva) CARIMATE
Di bella vitalità il volto di questa mamma che ride divertita alla curiosità interessata dei due bimbi che ne “ascoltano” il pancione. La composizione è perfettamente armonica con una disposizione a triangolo con al vertice la mamma.

3° Classificato (Gabriella Danielli) DESIO

Somigliantissime mamma e figlie e vitalissimo il sorriso cha emana dai loro volti. Le ragazze orgogliose della loro mamma. E la mamma, al centro del gioco, orgogliosa e felice delle due figlie. 

1° Segnalato (Gianmarco Corti) BIRONE

I papà (nonni?)  alla riscossa. Sereno e un po’ perlesso, il mini/protagonista si concede paziente alle “torture” della mamma a beneficio della fotocamera. Non perdetevi i piedini del pupo sul fondo della bagnarola. Sono una briciola di poesia. 

2° Segnalato (Tania Caruso) GIUSSANO

Un’esecuzione fuori dal coro. E’ di certo una mamma l’anziana signora che ha alle spalle ansie e fatiche materne e che ora, sorretta da una giovane donna, forse la figlia, muove passi incerti verso un traguardo indefinito.

3° Segnalato (Anastasia Pinxter) SEREGNO

Una proposta che esce da schemi ricorrenti. Una mamma, una mamma del nostro “oggi” in shorts bianchi e, forse mamma in divenire anche la giovane donna a destra. Ed infine una terza mamma, quella di carta in alto. Una fotografia che si segnala per la sua diversità e per la sua matrice moderna.
 

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